Piazza Affari vicina ai massimi di metà febbraio

I principali dati macroeconomici pubblicati in giornata

Tra i dati macroeconomici pubblicati in giornata segnaliamo che negli USA l'Institute for Supply Management ha comunicato che l'indice ISM relativo al settore servizi a febbraio si è attestato a 55,1 punti dopo i 55,2 di gennaio e contro i 54,5 del consensus.

A febbraio nell'eurozona l’indice PMI S&P Global dei servizi è salito a 52,7 punti dai 50,8 punti di gennaio (49,8 punti in dicembre), contro i 53,0 punti della lettura preliminare diffusa lo scorso mese.

Secondo quanto comunicato da Eurostat a gennaio nell'eurozona i prezzi alla produzione sono saliti del 15,0% annuo, in ulteriore rallentamento rispetto al +24,6% di dicembre (e al +27,0% di novembre) e sotto il +17,7% del consensus.

Secondo quanto comunicato dall'ISTAT nel quarto trimestre 2022 il PIL dell'Italia è salito dell'1,4% a/a, contro il +2,6% precedente e sotto il +1,7% della lettura preliminare pubblicata a fine gennaio.

A febbraio in Italia l’indice PMI S&P Global servizi è salito a 51,6 punti dai 51,2 punti di gennaio (49,9 punti in dicembre), confermandosi per il secondo mese consecutivo sopra la soglia di 50 punti che separa espansione da contrazione. Il dato è però inferiore ai 53,1 punti del consensus.

Inwit sui massimi da quasi tre anni con dati 2022 e piano al 2026

Inwit +8,17% estende il rally di ieri e tocca i massimi da aprile 2020. Il gruppo ha chiuso il 2022 con ricavi in crescita a 853,0 milioni di euro (+8,6%), EBITDA after lease, principale indicatore di profittabilità della società, a 587,0 milioni (+12,9%), e utile netto a 293,3 milioni di euro (+53,3%), recurring free cash flow a 491,4 milioni di euro (+34,1%).

Il cda ha proposto un dividendo pari a 0,3467 euro per azione (0,3225 l'anno scorso) e approvato il nuovo piano industriale 2023-2026: ricavi in crescita ad un tasso medio annuo “high-single-digit” fino ad oltre 1,2 miliardi di euro nel 2026, un’espansione del margine EBITDA after lease al 76% (69% nel 2022), espansione del recurring Free Cash Flow fino ad oltre 730 milioni di euro nel 2026.

Amplifon in rally

Amplifon, +6,73% a 30,12 euro, estende il rally e tocca i massimi da agosto. A sostenere il titolo è il report emesso ieri da Banca Akros all'indomani dei risultati 2022: ricavi record a 2,12 miliardi di euro (+8,8%), EBITDA ricorrente a 525 milioni (+8,8%), risultato netto su base ricorrente a +183 milioni (+4,6%), proposto dividendo di 29 centesimi per azione (26 centesimi l'anno scorso). Gli analisti del broker milanese migliorano le stime 2023 su ricavi ed EBITDA margin: il giudizio resta neutral ma il target sale da 27,00 a 28,70.

Prysmian accelera con due maxi-commesse

Bel colpo per Prysmian +4,29% che si assicura contratti per circa 1,8 miliardi di euro. Stamattina il gruppo attivo nel settore dei sistemi in cavo per l’energia e le telecomunicazioni ha reso noto di essersi aggiudicato due commesse assegnate dal gestore dei sistemi di trasmissione olandese TenneT per due progetti di connessione della rete elettrica, IJmuiden Ver Alpha e Nederwiek 1, che collegheranno i due futuri parchi eolici offshore collocati nella parte olandese del Mare del Nord. Il valore totale del portafoglio ordini di Prysmian sale così a circa 8,5 miliardi.

Nuovo record per Ferrari

Ferrari +3,18% tocca a 257,60 euro il nuovo massimo storico all'indomani dell'accordo di partnership pluriennale con Virtual Gaming Worlds, gruppo specializzato nella creazione dei più avanzati social game online. A partire dal primo Gran Premio della stagione di Formula 1 in Bahrain (3-5 marzo 2023), Virtual Gaming Worlds diventerà Premium Partner della Scuderia Ferrari.

Brembo perde ulteriore terreno dopo dati 2022

Brembo -4,07% si conferma debole in scia ai risultati 2022. I ricavi hanno raggiunto la cifra record di 3,63 miliardi di euro (+30,7%) mentre l'utile netto si è attestato a 293 milioni (+35,9%). Delude l'EBITDA a 625 milioni (24,4%): gli analisti avevano stimato 675 milioni. Il cda propone un dividendo di 0,28 euro per azione, appena sopra quello dell'anno scorso pari a 0,27 euro, nonostante il forte rialzo dell'utile.

Il management prevede per il 2023 "ricavi in crescita mid-single digit", quindi con un ritmo di crescita in netto rallentamento ma in linea con il consensus.

Sull'ipotesi di fusione con Pirelli, tornata in primo piano dopo la firma del patto di consultazione con la Camfin di Marco Tronchetti Provera, il presidente esecutivo Matteo Tiraboschi ha dichiarato che al momento non se ne parla in quanto è ancora presto per ipotizzare potenziali aree comuni di sviluppo e innovazione.

Salvatore Ferragamo limita i danni dopo dati 2022 tra luci e ombre

Salvatore Ferragamo -0,22% limita i danni dopo un avvio in netto calo. Il gruppo fiorentino del lusso ha chiuso il 2022 con ricavi a 1.252 milioni di euro (+10,2%), EBIT a 128 milioni di euro (-10,8% ma sopra i 125 del consensus), utile netto a 65 milioni di euro (-19,5%). Proposto un dividendo da 0,28 euro per azione (0,34 l'anno scorso).

L'a.d. Marco Gobbetti ha precisato che nel 2022 è stata data priorità alla qualità delle vendite e all'aumento degli investimenti nel marketing e nella comunicazione (il che ha probabilmente peggiorato le performance ndr), scelta che sta dando "primi riscontri molto positivi sulla collezione PrimaveraEstate '23, nei nostri negozi da febbraio, così come dal successo riscosso dalla recente sfilata Autunno-Inverno '23".