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Prezzo pellet 2022: qual è il più conveniente?

di Miriam Ferrari pubblicato:
3 min

Esiste un pellet dal prezzo più basso rispetto agli altri? Qual è la tipologia di pellet più conveniente nel 2022 in seguito all’aumento della domanda e della scarsità della materia prima? Ecco quale scegliere per risparmiare sulle spese.

Prezzo pellet 2022: qual è il più conveniente?

Le famiglie sono alla ricerca di valide alternative al gas per risparmiare sul riscaldamento e sulle bollette dopo l’ennesima stangata dal 1° ottobre 2022: il pellet è una valida soluzione?

Il prezzo del pellet nel corso del 2022 è aumentato, in quanto anche la richiesta da parte dei consumatori si è incrementata: ad oggi si può trovare tra i 9 e i 19 euro al sacco, mentre la scorsa stagione era disponibile dai 4 ai 7 euro per un sacco da 15 kg.

Utilizzare una stufa a pellet o legna, comunque, è ancora la scelta più conveniente rispetto al gas, nonostante l’approvvigionamento sia piuttosto difficile.

Cerchiamo di capire qual è il pellet più conveniente tra le diverse tipologie, qual è il prezzo nel 2022 e perché la materia prima scarseggia in Italia e all’estero.

Prezzo del pellet 2022: perché è aumentato?

Ci sono diversi motivi per cui il prezzo del pellet nel 2022 è aumentato notevolmente: in primis, gli aumenti su luce e gas hanno spinto gli italiani a sfruttare i cosiddetti “bonus pellet” per la sostituzione degli impianti a gas con alternative più convenienti.

Ma c’è da sottolineare anche una richiesta nettamente superiore rispetto agli ultimi anni: l’Italia non è produttore di pellet e perciò lo deve importare dall’estero.

Allo stesso modo, i Paesi esportatori (tra i quali la Francia e la Germania, ma anche la Slovacchia, l’Austria e la Croazia) della materia prima sfruttavano la legna scartata proveniente da Russia e Ucraina. La guerra in corso ha frenato il processo.

Il limite alle esportazioni, quindi, ha fatto salire il prezzo del pellet che nel 2022 è arrivato fino a 15 euro al sacco.

Prezzo del pellet 2022: qual è il più basso e conveniente

Considerando gli aumenti del prezzo del pellet nel 2022, quali sono le alternative più convenienti per risparmiare?

Fino a qualche anno fa, quando la diponibilità era ampia, molti ritenevano che il pellet di abete e di faggio fossero le due qualità migliori per la combustione, seppure il prezzo fosse più elevato. Ad oggi, considerando la scarsità della materia prima, si stanno facendo spazio anche i pellet di castagno, conifere, canapa, e ulivo.

Qual è il pellet con il prezzo più basso nel 2022? Diciamo che non esiste una tipologia più conveniente di un’altra, ma è chiaro che – rispetto all’abete e al faggio – i pellet di castagno, conifere, canapa e ulivo sono più convenienti, ma hanno anche una qualità inferiore.

Nonostante l’aumento dei prezzi del pellet, le tipologie sopra riportate si possono trovare a circa 9 euro al sacco, oppure anche 8 euro se si acquistano grandi quantità di prodotto.

Pellet non legnoso: è più conveniente?

Esistono poi delle alternative rispetto alle precedenti di pellet non legnoso, ma si tratta davvero di un’offerta conveniente?

Generalmente queste tipologie di pellet – derivante dal nocciolino, i gusci di nocciola e dal mais – si possono acquistare a un prezzo attorno ai 7 euro al sacco.

Tuttavia, è bene sapere che queste tipologie di combustibile non vanno bene per tutte le stufe ad oggi in commercio o nelle case degli italiani: anche per questo motivo, moltissime famiglie hanno tentato di adattare la propria stufa a pellet ad altre forme di combustibili.

In alternativa si possono installare sistemi alternativo, sfruttando per esempio il bonus caldaia o le altre agevolazioni delle Regioni.