Salvatore Ferragamo: trimestre debole e trend in peggioramento

di Simone Ferradini pubblicato:
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Inizio 2025 in flessione, molto male l'area Asia Pacifico, tendenza in ulteriore indebolimento

Salvatore Ferragamo: trimestre debole e trend in peggioramento

Altro trimestre difficile per Salvatore Ferragamo. Il primo quarto del 2025 va in archivio con ricavi a 221 milioni di euro, -1,0% a tassi di cambio costanti (meglio del -2% del consensus) e -2,6% a tassi di cambio correnti rispetto ai 227 milioni del primo trimestre 2024. Particolarmente debole la performance del canale Direct to Consumer (DTC) - negozi monomarca gestiti direttamente dal gruppo e vendite online dirette - con una flessione del 3,6% (-4,5% a cambi costanti). Bene invece il canale Wholesale con ricavi in rialzo del 7,9% (+10,3% a cambi costanti).

Male l'area Asia Pacifico

A livello geografico si registra una buona performance dell'area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) con vendite in progresso del 9,1% (+8,3% a cambi costanti), e anche del Nord America con un +3,7% (+1,5% a cambi costanti). Performance positiva anche in Giappone con +4,1% (+3,6% a cambi costanti). Molto male invece l'Asia Pacifico con un -13,0% (-13,7% a cambi costanti, peggio del -11% del consensus) e sottotono il Centro e Sud America a -0,8% (+12,2% a cambi costanti).

Tra le varie categorie merceologiche si segnala l'ottima performance della pelletteria con vendite in rialzo del 10% a cambi costanti, mentre il settore scarpe ha registrato un calo del 10%, sempre a cambi constanti. Debole il comparto accessori, seta e altro con un -3%.

Contesto difficile e deterioramento nel secondo trimestre

La casa fiorentina segnala che "Il difficile contesto macroeconomico ha influito sulla fiducia dei consumatori e impattato le performance del primo trimestre, determinando un calo del traffico, solo in parte compensato da un tasso di conversione più alto e dall’aumento dello scontrino medio". Inoltre Barclays sottolinea che nella call di presentazione dei risultati il management ha fornito indicazioni dell'andamento del business nel secondo trimestre con una flessione del 5-9 per cento, segnalando quindi un ulteriore indebolimento del trend.