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Sconto fiscale BTP: come funziona la proposta della Lega

di Miriam Ferrari pubblicato:
3 min

La Lega ha proposto l’introduzione di un Btp speciale, destinato al mercato retail, sul quale gli italiani possono investire i propri risparmi con la possibilità di godere di uno sconto fiscale per detrarre fino al 30% delle somme investite. Ecco come funziona la proposta di sconto fiscale Btp.

Sconto fiscale BTP: come funziona la proposta della Lega

Spingere il risparmio degli italiani sui titoli di Stato nazionali: questo è l’obiettivo della nuova proposta della Lega sullo sconto fiscale Btp.

L’idea del deputato Giulio Centemero ricalca in buona parte quello che aveva proposto tempo fa anche Matteo Salvini: l’introduzione di Btp “speciale”, ovvero il lancio di una sorta di Btp Italia, il cui acquisto è agevolato dalla possibilità di ottenere una detrazione Irpef al 30% di quanto investito.

Ecco come funziona lo sconto fiscale Btp che ha proposto la Lega: quali sono i vantaggi e a chi conviene scegliere questo tipo di investimento.

Sconto fiscale Btp: come funziona la proposta

Scendiamo nei dettagli della proposta di Centemero: grazie allo sconto fiscale Btp gli italiani – esclusivamente persone fisiche residenti in Italia – potranno investire una somma non superiore a 30.000 euro, sulla quale potranno ottenere una detrazione al 30% di quanto investito. Il titolo, però, è da mantenere fino alla sua scadenza (a cinque o dieci anni).

L’idea, quindi, è quella di indirizzare i risparmi degli italiani verso i titoli di Stato, evitando speculazioni e incentivandone l’acquisto con l’aggiunta di una detrazione dall’imposta di reddito.

Non solo: l’idea della Lega prevede anche una doppia cedola per tutti i correntisti che manterranno il titolo fino alla una naturale scadenza: questa cedola verrà calcolata “in relazione all’andamento positivo del PIL italiano”.

Sconto fiscale Btp: quali sono le proposte precedenti

Non è la prima volta che la Lega propone una simile agevolazioni sui titoli di Stato: in passato, infatti, era stato proprio Matteo Salvini, nel 2018, a lanciare l’idea di introdurre i Conti individuali di risparmio (Cir) per incentivare gli italiani a sottoscrivere degli investimenti in Btp.

All’epoca, quindi, il leader della lega aveva proposto un abbassamento delle tasse per tutti gli investitori che avrebbero indirizzato i risparmi sui titoli di Stato italiani.

In realtà, però, nelle idee di Salvini questa tipologia di investimento nei confronti dello Stato italiano non è sempre stata incentivata: in un’intervista del 2011 il leader della Lega sminuiva l’investimento in Btp.

Btp: cosa sono, vantaggi e rischi

Btp è l’acronimo di Buoni del Tesoro poliennali, ovvero dei titoli obbligazionari a tasso fisso a medio o lungo termine, garantiti dallo Stato italiano che si spalmano su diversi anni, e che permettono a tutti gli investitori di ottenere una cedola continua e fissa sino alla scadenza. Al contempo, comportano l’applicazione di tassazione.

I principali vantaggi di un investimento in Btp riguardano proprio l’applicazione di una cedola fissa, certa e garantita dallo Stato ogni 6 mesi. In secondo luogo, un vantaggio è l’alta liquidità.

A differenza di ciò che accade con i buoni fruttiferi postali, i Btp comportano anche l’assunzione di rischi: tra i principali l’andamento del mercato e la volatilità dei prezzi dei titoli di Stato dal momento di acquisto sino alla scadenza.

Il rischio aumenta all’aumentare della durata del Btp: ciò significa che i titoli più rischiosi sono quelli di 15 o 30 anni, per i quali è preferibile optare per titoli di Stato a tasso variabile.

Per compensare questi rischi, comunque, c’è la possibilità di ottenere un rimborso del valore nominale del titolo alla sua naturale scadenza.