Trump sale nei sondaggi e in Borsa

di Simone Ferradini pubblicato:
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Il vantaggio della Harris si assottiglia e Wall Street compra Trump

Trump sale nei sondaggi e in Borsa

Il recupero repubblicano

Meno otto giorni alle elezioni presidenziali USA del 2024 e la situazione sembra mettersi male per Kamala Harris. Secondo gli ultimi sondaggi sintetizzati dagli indici del sito 538, il vantaggio della candidata democratica su Donald Trump è sceso all'1,3%, il minimo dal 1° agosto quando era all'1,2%. Ricordiamo che il sondaggio è indicativo della tendenza ma non molto affidabile per il risultato finale dato che i seggi sono assegnati in base a un particolare meccanismo da' un peso differente ai vari Stati americani.

L'ex presidente è quindi in recupero e lo show di ieri al Madison Square Garden sembra aver fornito una spinta notevole a Trump nonostante le critiche ricevute per le dichiarazioni sugli immigrati e il fatto che lo Stato di New York non è un feudo del suo partito: l'ultima vittoria di un candidato repubblicano risale al 1984.

Attenzione ai ritardi nei conteggi

Si tratterà comunque di un testa a testa fin quasi all'ultimo voto, al punto che c'è il rischio di dover attendere diversi giorni prima di avere ufficialmente il nome del nuovo inquilino della Casa Bianca. É infatti utile sapere che gli elettori democratici sono tendenzialmente localizzati nelle aree urbane, dove lo spoglio è più lento, e utilizzano maggiormente il voto via posta, che richiede più giorni per essere conteggiato. Questo spiega perché nel 2020 Trump inizialmente sembrava aver fatto sua la partita per poi essere superato da Biden man mano che lo spoglio è andato avanti.

Rally di Trump in Borsa

Wall Street sembra però aver deciso di puntare con decisione sull'ex presidente: le azioni del Trump Media & Technology Group, la società che a inizio 2022 ha lanciato il social network Truth, oggi guadagnano oltre il 17%, portando il progresso dal minimo del 23 settembre a oltre il 270%. All'epoca il vantaggio della Harris era più del doppio di quello attuale, ovvero il 2,7%.