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Assegno unico ottobre pagato con importo ridotto: ecco perché

di Miriam Ferrari pubblicato:
3 min

Hai ricevuto il pagamento dell’assegno unico di ottobre 2022 e l’importo è più basso? INPS ha spiegato il motivo per cui alcune famiglie hanno ottenuto un bonus di importo ridotto: ecco cosa cambia e per chi scatta il taglio dell’assegno.

Assegno unico ottobre pagato con importo ridotto: ecco perché

Le famiglie stanno ricevendo – sulla base del calendario INPS – i pagamenti dell’assegno unico di ottobre: qualcuno lo ha già ricevuto, mentre altri (per esempio i titolari RdC) lo riceveranno nei prossimi giorni. Il vero problema, in questo caso, non riguarda i ritardi, ma gli importi che parrebbero ridotti rispetto ai mesi precedenti.

Alcuni beneficiari dell’assegno unico hanno chiesto spiegazioni all’INPS dopo aver ricevuto un assegno unico di importo ridotto e sono stati in grado di comunicare alle altre famiglie nella stessa situazione i motivi enunciati dall’Istituto ai singoli.

Perché alcune famiglie hanno ricevuto il pagamento dell’assegno unico di ottobre con importo ridotto? Ecco il motivo e chi rischia di subire un taglio nei prossimi mesi.

Assegno unico ottobre con importo ridotto: 30 euro in meno dall’INPS

A livello generale, INPS non ha rilasciato alcun comunicato ufficiale per spiegare il motivo per cui l’assegno unico pagato a ottobre abbia un importo ridotto, ma moltissime famiglie si sono sentite in situazione di disagio, anche a causa dell’aumento dei prezzi.

I pagamenti dell’assegno unico hanno già preso il via dalla metà del mese di ottobre, ma alcuni nuclei familiari hanno ricevuto un importo ridotto di 30 euro. A riguardo non era stato annunciato alcun taglio, e nemmeno alcuna modifica sul calcolo degli importi.

Le uniche novità in arrivo sull’assegno unico riguardano il 2023, quando potrebbero aumentare gli importi e la domanda potrebbe diventare automatica.

Ecco perché alcuni beneficiari hanno deciso di scrivere direttamente all’Istituto per ricevere la motivazione del taglio dell’assegno. Proprio questi beneficiari hanno riferito a tutti gli altri – sui social – i motivi enunciati dall’INPS.

Assegno unico pagato con importo ridotto: i motivi

In molti casi, la riduzione dell’importo dell’assegno unico ha riguardato i nuclei familiari composti da un genitore single: fino al mese di settembre queste famiglie hanno percepito anche il bonus 30 euro per i lavoratori, mentre a ottobre pare che la maggiorazione non sia stata riconosciuta.

Ricordiamo che la maggiorazione di 30 euro spetta ai genitori lavoratori, nei casi in cui l’ISEE sia compreso tra 15.000 e 40.000 euro. Non solo: è opportuno anche che si verifichi un’ulteriore condizione, ovvero la percezione dell’assegno da parte di un genitore vedovo o unico, con il mancato riconoscimento da parte dell’altro genitore.

Pare quindi che alcuni nuclei familiari che sino a settembre hanno ottenuto la maggiorazione di 30 euro possano andare incontro a un taglio dell’assegno da ottobre a questa parte.

Gli importi percepiti indebitamente, invece, potrebbero essere recuperati tramite conguaglio.

Assegno unico, ufficiale l’aumento degli importi per figli disabili

INPS ha comunicato ufficialmente, infine, l’aumento degli importi per i genitori con figli disabili a carico, con la possibilità di ottenere anche gli arretrati dovuti.

A queste famiglie spetteranno – oltre alle consuete maggiorazioni da 85 a 105 euro – anche un bonus aggiuntivo di 120 euro previsto dal decreto Semplificazioni.

Possono ottenere questa maggiorazione solo i nuclei familiari in possesso di un ISEE inferiore a 25.000 euro, ovvero coloro che percepivano gli assegni al nucleo familiare nell’anno precedente.