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Criptovalute quali sono i rischi che si corrono

di Enrico Danna pubblicato:
3 min

Dopo un periodo piuttosto negativo (come, del resto, la maggior parte dei mercati finanziari e degli strumenti di investimento che ad essi fanno riferimento), le criptovalute e, Sua maestà il Bitcoin in particolare, paiono aver ritrovato una parvenza dello smalto dei tempi migliori. Viene quindi da chiedersi se sia giunto il momento opportuno per pensare di investire su questo mercato e quali sono i rischi che eventualmente si possono correre.

Criptovalute quali sono i rischi che si corrono

Criptovalute: il Bitcoin è il re indiscusso

Tra tutte le criptovalute, il Bitcoin è sicuramente quella più conosciuta, nominata, scambiata e chiacchierata: insomma, è ciò che il leone rappresenta per la foresta. Nato come mezzo di pagamento, ovvero moneta virtuale, il Bitcoin è diventato nel tempo, un importante strumento di investimento.

Ovviamente bisogna sempre partire dal presupposto che, quando si parla di criptovalute, ci si addentra in quella che è la realtà virtuale dove, di tangibile, non c’è nulla. A differenza di quanto accade sui mercati azionari e obbligazionari ove le quotazioni dei titoli risentono dell’andamento dell’economia reale e dei fondamentali/prospettive delle singole aziende emittenti, nel mercato virtuale, il prezzo, ovvero il valore, si forma, principalmente, sulla base della domanda e dell’offerta.

Valore che, dipende dalla quantità di bitcoin in circolazione che, al momento, è ancora piuttosto bassa e che, volente o nolente, determina una volatilità sicuramente superiore rispetto, ad esempio, alle borse.

Va però detto che le prospettive paiono essere interessanti per il mercato delle criptovalute; ciò significa che, aumentando gli scambi, gli attori e le cifre in circolazione, questa maggior rischiosità rispetto ai mercati tradizionali, dovrebbe attenuarsi e portare benefici a tutti gli investitori.

Criptovalute: rischi e opportunità

Rischio e opportunità sono due facce della stessa medaglia. Il mercato delle criptovalute può dare potenzialmente enormi soddisfazioni ma anche generare grandi criticità. Ovviamente, il rischio prioritario è dato dalla possibilità che la quotazione scenda anziché salire e determini una riduzione (teorica o effettiva) del capitale investito.

Occorre però fare anche attenzione ad altri dettagli. Ad esempio, un elemento fondamentale da considerare, è la piattaforma (intermediario) che si utilizza per effettuare le operazioni. Scegliere un intermediario affidabile (un broker regolamentato) è il primo passo per affrontare al meglio l’investimento.

Il rischio che si può correre invece, è quello di imbattersi in situazioni estremamente pericolose, ovvero truffaldine, con la concreta possibilità di perdere l’intero capitale. Da monitorare con attenzione anche le commissioni e i costi richiesti dalle piattaforme, ovvero dai broker che intermediano l’operatività.

Informarsi, comparare, documentarsi sempre prima di iniziare ad operare sono gli aspetti fondamentali per affrontare con maggiore serenità questo mercato ancora poco conosciuto alla platea dei risparmiatori.

Dopo aver portato a termine gli aspetti amministrativi (scelta della piattaforma e apertura del rapporto), si può iniziare con l’operatività vera e propria, sapendo che ci si dovrà confrontare con una volatilità decisamente elevata. Solo chi è disposto ad accettare questo aspetto, è in grado di affrontare un mercato che può mettere a rischio nervi e coronarie.

La consapevolezza è sempre il miglior punto di partenza: guadagni o perdite sono solo la conseguenza finale.

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