Finanza e Mercati: obbligazionario debole, rischio recessione USA in dissolvimento

di Simone Ferradini pubblicato:
4 min

Dati macro migliori delle attese, mercato torna a puntare su -0,75% a fine anno

Finanza e Mercati: obbligazionario debole, rischio recessione USA in dissolvimento

Finanza e Mercati: rendimenti in recupero

Rendimento del BTP decennale a 3,6270%, in recupero dal minimo dal 14 marzo toccato ieri mattina a 3,5480%, prosegue la correzione dal massimo da novembre a 4,1810% dell'11 giugno (ricordiamo il minimo da agosto 2022 a 3,4620% toccato il 27/12 e il massimo dal 2012 a 5,04% raggiunto il 19 ottobre). Il rendimento del Bund a 10 anni segna 2,2460%, risale dal 2,1680% di mercoledì, resta attivo il recupero dal minimo dal 4 gennaio toccato lunedì 5/8 a 2,0740% (ricordiamo il minimo da dicembre 2022 del 27/12 a 1,8850% e il massimo dal 2011 il 4 ottobre a 3,02%).

Rendimento del T-Note USA a 10 anni a 3,9150%, recupera dal minimo dal 6 agosto a 3,7970% toccato mercoledì, si riavvicina al massimo da giovedì 1° agosto a 4,0220% toccato l'8/8, ancora attivo il recupero dal minimo da giugno 2023 di lunedì 5/8 a 3,6570% (ricordiamo il massimo dal 2007 a 5,02% il 23 ottobre). Il rendimento del T-Bond a 30 anni segna 4,1660%, recupera dal minimo dal 6 agosto a 4,1090% di mercoledì ma resta a distanza dal massimo dal 1° agosto a 4,3100% toccato venerdì scorso, resta in forza la rimonta dal minimo da fine dicembre a 3,9990% di lunedì 5/8 (ricordiamo il minimo da fine luglio 2023 toccato il 27/12 a 3,9430% e il top dal 2007 a 5,18% il 23/10).

Finanza e Mercati: le attese sulle mosse di Fed e BCE

Il CME FedWatch Tool assegna il 31-32% alla probabilità di un taglio da 50 bp (target Fed funds a 475-500 bp, attuale 525-550) nella riunione del FOMC del 18 settembre, in ulteriore calo dopo la flessione di ieri a 36% e ben al di sotto al 91-92% registrato all'inizio della scorsa settimana (era 11% due settimane fa), mentre salgono al 68-69% dal 64% di ieri le chance di -25 bp. Affonda a meno del 5% dal 13% di ieri la probabilità di tassi a 425-450 bp nella riunione del 7 novembre (lunedì 5/8 era schizzata al 70%, 0% due settimane fa) e soprattutto salgono al 59% dal 41% di ieri le possibilità di tassi a 475-500 bp. Per la riunione del 18 dicembre le probabilità di tassi a 400-425 bp crollano a 14% da 26-27% ieri(lunedì 5/8 erano salite a 59-60%, 0% all'inizio della scorsa settimana). Poco mosse al 43% le chance di tassi a 425-450 bp e in forte rialzo a 42% dal 24% di ieri quelle di tassi a 450-475 bp.

Netto calo dell'entità attesa dei tagli dei tassi ufficiali USA dopo i dati di ieri. Le vendite al dettaglio a luglio hanno battuto nettamente le attese e anche le richieste settimanali di sussidi disoccupazione sono state migliori del consensus.

In altre parole l'economia americana ha inviato segnali di forza, mentre perde consistenza il rischio recessione paventato all'inizio della scorsa settimana.

Al momento il mercato sconta un taglio da 25 bp a settembre, uno sempre da 25 bp a novembre mentre per dicembre le chance di un altro -25 bp o di -50 bp sono appaiate.

L'attenzione degli operatori si sposta ora sul Jackson Hole Economic Policy Symposium del 22-24 agosto e soprattutto sull'intervento del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, e sulle indicazioni che potrebbe fornire sulle prossime mosse della Fed. Indicazioni che però non saranno definitive in vista dell'inflazione PCE del 30 agosto e dei nuovi posti di lavoro il 6 settembre.

I future sull'Euribor a 3 mesi (riferimento per stimare le mosse della BCE) quotano ora -10/11 bp per il contratto con consegna settembre da -34 lunedì 5/8; -23 bp per quello con consegna ottobre; -50/51 bp da -59 mercoledì per quello con consegna dicembre (-82 lunedì 5/8): quindi, tenendo presente che dal 6 giugno l'Euribor ha perso circa 21 bp, i derivati scontano con ampio margine di sicurezza un taglio da 25 bp dei tassi ufficiali (dopo quello del 6 giugno) nella riunione BCE del 12 settembre (contro i -50 di lunedì 5/8), un altro da 25 bp nella riunione di ottobre e un terzo sempre da 25 bp a dicembre. Il mercato sconta quindi -0,75% sui tassi ufficiali entro fine anno da quasi -1,00% lunedì 5/8 e -0,50% due settimane fa.

I prossimi dati macro

L'agenda macroeconomica prevede oggi indice fiducia consumatori USA (Univ. Michigan).