Intesa, dati record, ma il mercato prende profitto

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
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Trimestre migliore di sempre per gli utili, la banca di Carlo Messina supera bene il calo dei tassi e conferma una remunerazione generosa dei soci

Intesa, dati record, ma il mercato prende profitto

Le prese di profitto nel giorno di una trimestrale da record per la prima banca italiana non sono un buon segnale per tutto il mercato. Soprattutto se si considera che a breve la banca distribuirà agli azionisti un saldo del dividendo da 0,171 euro, pari da solo a un rendimento lordo di oltre il 3,6% (il 19 maggio lo stacco).

Ma così è: prese di profitto prevalgono dopo la rimonta di oltre il 30% del titolo dai minimi di inizio aprile nel pieno della tempesta dei dazi. Il titolo di Intesa Sanpaolo segna un calo dell’1,39% a 4,733 euro e crea forse qualche opportunità di ingresso, anche se i massimi storici del 26 marzo a quasi 5 euro non sono d’altronde lontani.

Comunque sia il gruppo Intesa va bene, molto bene e riesce più che a bilanciare il calo dei tassi di interesse mettendo a segno il migliore trimestre di sempre con un utile netto di 2,615 miliardi di euro.

Intesa, il conto economico mostra un business differenziato e disciplina dei costi

Dietro c’è molto lavoro, si vede. Le dinamiche del conto economico mostrano infatti un calo del margine d’interesse da 3,94 miliardi nel primo quarto del 2024 a 3,63 miliardi. In compenso crescono le commissioni nette, che passano da 2,27 a 2,43 miliardi di euro e cresce il risultato dell’attività assicurativa da 455 a 462 milioni. Importante anche il risultato netto di attività/passività al fair value da 81 a 265 milioni. In altre parole il proventi operativi netti riescono a bilanciare un calo degli interessi netti di oltre 300 milioni di euro (tra il primo trimestre del 2024 e il primo di quest’anno) e a mantenere una crescita da 6,75 a 6,79 miliardi. Poi viene il controllo dei costi operativi, che flettono da 2,591 a 2,578 miliardi di euro.

C’è un basso livello di rettifiche sui crediti (in calo da 234 a 224 milioni) e si arriva così al balzo dell’utile netto da 2,3 a 2,7 miliardi, cui contribuisce anche il venir meno di importanti tributi e oneri di sistema (crollano da 257 milioni a inizio 2024 a 9 milioni).

Intesa, confermati gli obiettivi di utili e la remunerazione importante degli azionisti

L’ad Carlo Messina può coì confermare l’obiettivo di un utile netto ben oltre i 9 miliardi di euro nel 2025 di cui almeno il 70% sarà distribuito agli azionisti (cash payout ratio). Già in quest’anno è prevista un’ulteriore distribuzione agli azionisti (oltre quella citata di maggio). Si conferma dunque il modello di remunerazione in contanti in tandem acconto/saldo. Già il dividendo complessivo sui risultati 2024, comprendendo l’acconto da 0,17 euro di novembre, raggiunge un dividend yield dell’8% sulle quotazioni del 2 maggio.
Nel pacchetto delle indicazioni per i soci entrano la crescita del dividendo per azione e dell’utile per azione e l’obiettivo di una solidità finanziaria importante con un CET 1 Ratio Phully Phased superiore al 13,7% alla fine di quest’anno.

Intesa, banca di sistema

Il gruppo Intesa Sanpaolo ha voluto confermare l’impostazione da “banca di sistema”, si potrebbe aggiungere aliena al risiko scomposto degli ultimi mesi, e ha ribadito l’attenzione per gli azionisti (il 40% dei dividendi in contanti va a famiglie e fondazioni, ha calcolato, implicitamente ribadendo l’obiettivo di essere un’azione per risparmiatori comuni). Per il quarto anno di seguito Intesa è stata Top Employer Italy e rivendica 1,6 miliari di euro in spese per il personale soltanto nel primo trimestre (per illuminare gli stakeholder dipendenti) mentre in imposte ha pagato altri 1,6 miliardi di euro soltanto in questi tre mesi (settore pubblico) in cui ha erogato credito per 20,9 miliardi di euro di cui ben 14,8 miliardi di euro in Italia (sostegno a famiglie e imprese).

Ma è senz'altro ciò che stupisce di più è la capacità del gruppo di bilanciare con la crescita delle commissioni, del business assicurativo, con gli investimenti, con il taglio dei tassi quel calo del margine d'interesse che minaccia da tempo i risultati record degli ultimi anni. Fra wealth management e assicurazioni (in termini di raccolta diretta, risparmio gestito, risparmio amministrato e raccolta diretta vita) il gruppo Intesa riesce a contare circa 1,5 miliardi di euro di attività finanziarie della clientela. Conta un network di consulenza da circa 17 mila persone ed è stato il primo grande gruppo bancario italiano con un'assicurazione internalizzata quando ancora non lo era nessuno. A questi record insomma non è arrivata soltanto oggi.