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Borsa italiana: dividendi interessanti da monitorare

di Enrico Dannapubblicato:

La scelta delle azioni da inserire nel proprio portafoglio, passa anche dalla valutazione dei rendimenti (sotto forma di dividendi) che esse sono in grado di offrire. E, a Piazza Affari, sono diverse le società particolarmente interessanti da questo punto di vista.

Borsa italiana: dividendi interessanti da monitorare

Tabella dei Contenuti

Borsa italiana: dividendi in crescita 

Nonostante le condizioni macroeconomiche (o forse proprio grazie a quelle), sono state diverse le società quotate a Piazza Affari che hanno elargito agli azionisti dividendi più corposi rispetto a quelli dell’anno precedente. 

In effetti, puntare su azioni che nel tempo garantiscano rendimenti e flussi cedolari costanti, se non in aumento, si rivela una strategia sicuramente interessante soprattutto per coloro che assumono una posizione da cassettisti. 

Chi sono? 

Sono gli investitori che ricercano la performance nel lungo periodo, attraverso una crescita assidua nel tempo del valore dell’azione.

Nel frattempo, ovvero negli anni di possesso del titolo stesso, si godono gli interessi, ossia i dividendi percepiti

Semplice? Banale? A prima vista parrebbe proprio di sì.

Certo è che i titoli bisogna saperli scegliere, altrimenti si rischia di fare flop su tutta la linea. 

Quali possono essere i settori o le società più interessanti in ottica dividendo a Piazza Affari? 

Piazza Affari: i settori da monitorare 

Se guardiamo la borsa da un punto di vista globale, un settore che garantisce ottime soddisfazioni è, di certo, quello relativo ai titoli bancari. 

In questi ultimi frangenti di tassi in crescita, poi, le cose sono andate e stanno andando ancora meglio, potendo puntare su maggiori margini di profitto dati dalla differenza tra i tassi applicati a prestiti e mutui e quelli riconosciuti a fronte di conti correnti e depositi. 

Le banche tradizionali, quindi, sono in grado di riconoscere ai loro azionisti corposi dividendi che, in termini percentuali, mediamente, si aggirano intorno al 5-7%.

Non male per titoli che, nel lungo periodo, dovrebbero anche essere in grado di apprezzarsi in maniera più o meno importante. 

Ecco che quindi, azioni come Intesa San Paolo ed Unicredit, ad esempio, non deludono mai e possono tranquillamente essere inserite in un portafoglio azionario.

Oltre ad esse, titoli come Mediobanca o del comparto gestito, sono nella condizione di garantire flussi cedolari decisamente importanti. 

Anche il settore energetico, quello delle utilities va sempre guardato con particolare interesse.

Enel ed Eni, ad esempio, nella lista del cassettista, non possono sicuramente mancare. 

Piazza Affari: brilla una Stellantis 

Che dire di Stellantis? 

Con un dividendo staccato ad aprile in grado di garantire un rendimento superiore all’8%, è sicuramente uno dei titoli (se non il titolo) da tenere maggiormente in considerazione dal punto di vista della nostra analisi. 

La Società, inoltre, è decisamente attenta agli azionisti e quindi ha particolarmente a cuore tutto il discorso relativo alla distribuzione dei dividendi. 

Se andiamo a vedere, si tratta di rendimenti superiori a quelli che è in grado di garantire un Btp, ad esempio

Certo, nel caso dei titoli di stato in questione si tratta di flussi cedolari già noti per l’intera durata dell’investimento, mentre quando si parla di azioni, non si può far altro che ipotizzare il futuro (senza avere particolari certezze in materia, se non l’affidabilità del management e la bontà delle gestioni finanziarie precedenti). 

Approfittare delle fasi di debolezza dei mercati per acquistare o accumulare posizioni sui titoli in precedenza citati, potrebbe rivelarsi una soluzione decisamente vantaggiosa.

Occhi aperti, quindi.