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Investire sul cibo: trend vincente per i prossimi anni?

di Enrico Danna pubblicato:
3 min

La tematica del cibo e dell'alimentazione ci accompagnerà nel corso degli anni andando più o meno a braccetto con quelle inerenti alla sostenibilità e alla salvaguardia del pianeta. Occorreranno cambi di strategie e di modalità operative: il tutto potrebbe trasformarsi in una opportunità di business per chi volesse investire nel settore.

Investire sul cibo: trend vincente per i prossimi anni?

Investire sul cibo: un tema che guarda al futuro

La tematica relativa al cibo è una di quelle più gettonate nel vivere quotidiano.

Non solo: oltre ad essere argomento di discussione, è uno dei punti interrogativi che si pongono quando si parla di futuro, di sostenibilità, di come garantire il soddisfacimento dei bisogni alimentari di una popolazione mondiale in costante aumento.

La problematica inerente al grano ucraino, dallo scorso anno, si ripercuote sulle nostre mense, sia in termini di costi che di approvvigionamenti.

A latere, la speculazione, che, in periodi come questi, determina aumenti di prezzi a livelli spropositati.

Se da un lato questi aspetti sono sicuramente negativi, vista dalla parte di un investitore, si generano opportunità e margini profittevoli.

Anche se, sovente, il risparmiatore medio, quando si parla di materie prime, considera quasi esclusivamente il petrolio o i metalli preziosi.

I cereali o comunque le materie prime inerenti al settore alimentare, vengono distrattamente e imperdonabilmente tralasciati, anche se, da oltre 70 anni, esistono opportunità di profitto in tal senso.

Investire sul cibo: il futuro a quale prezzo?

Ci sono prodotti alimentari che sono negoziati quotidianamente.

Dallo zucchero al caffè, ci troviamo dinanzi a prodotti il cui prezzo può subire oscillazioni anche consistenti denotando una volatilità piuttosto elevata in base alla congiuntura economica e al contesto socio politico.

Una delle criticità più rilevanti per i prossimi anni è quella di comprendere come riuscire a soddisfare il fabbisogno alimentare della popolazione mondiale e a quale prezzo farlo.

Anche perché, il ricorso necessario ad un quantitativo di fertilizzanti maggiore e di sementi geneticamente modificate, genererebbe problematiche di sostenibilità sul fronte dell'impatto ambientale

Ergo, l'esigenza di combinare le due esigenze (produzione in grado di garantire la sussistenza a tutta la popolazione e tutela dell'ambiente) non è impresa di poco conto e di poco costo.

Come detto prima, però, ogni medaglia ha due facce e quindi, se da un lato siamo in presenza di un problema, dall'altro si prospettano delle interessanti opportunità d'investimento nel medio/lungo periodo.

Quali possono essere gli strumenti finanziari da utilizzare per investire nel settore del cibo?

Investire nel cibo: gli atrumenti a disposizione

L'opzione più semplice é quella di investire in aziende del settore, acquistando le relative azioni.

Operazione, questa, che se da un lato consente l'immediatezza, dall'altro determina una esposizione su questa o quella singola realtà.

Se si vuole ridurre il rischio puntando su una maggiore diversificazione, si può puntare sugli etf o sui fondi comuni d'investimento.

Ovviamente, prima di procedere da un punto di vista operativo, è buona norma informarsi a dovere sulle modalità di gestione e sviluppo dello strumento da noi scelto, ovvero settori e aree sui quali punta il gestore.

Un consiglio spassionato è quello di destinare a questa tipologia di investimento una quota marginale del proprio patrimonio finanziario.

Quando si parla di investimenti tematici, infatti, ci si riferisce a micro aree operative; proprio per questo, limitando l'esposizione a cifre modeste, si riduce il rischio specifico pur garantendosi la possibilità di ottenere comunque risultati soddisfacenti nel tempo.

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