NewPrinces riporta Plasmon in mani italiane

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
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Il gruppo acquisisce dalla Heinz l'impianto di Latina in un'operazione da 120 milioni di euro in termini di enterprise value. Assorbite anche nuove strategiche produzioni nutrizionali specializzate

NewPrinces riporta Plasmon in mani italiane

Rally delle azioni del colosso alimentare emiliano ed europeo NewPrinces dopo l’ultima maxi-acquisizione delle attività italiane di Heinz per i bambini e per esigenze nutrizionali speciali.

NewPrinces riporta in mani italiane il marchio Plasmon

In particolare il gruppo guidato dal presidente Angelo Mastrolia ha rilevato lo stabilimento Plasmon di Latina, un impianto che produce per i marchi Plasmon, Nipiol, BiAglut, Aproten e Dieterba.

Con quest’operazione da 120 milioni di euro in termini di enterprise value, il marchio storico Plasmon, numero uno in Italia per l’alimentazione per l’infanzia, torna definitivamente in mani italiane.

In un certo senso si tratta anche del completamento di un percorso cominciato già 10 anni fa.
Prima dell’acquisizione britannica Princes, infatti, la Newlat già guidata da Mastrolia nell’ottobre del 2015 acquistò - sempre dalla Heinz - lo stabilimento di Ozzano Taro, in provincia di Parma, che produceva per gli stessi brand e fatturava poco meno di 100 milioni di euro.

NewPrinces, i numeri dell'operazione e dei nuovi asset in portafoglio

Con l’operazione appena annunciata NewPrinces porta in portafoglio attività che hanno fatturato 170 milioni di euro nel 2024, con un ebitda di 17 milioni di euro e un net working capital (NWC) di 25 milioni di euro incluso nell’EV (per quanto riguarda il net working capital però il gruppo ha tenuto consto soltanto del magazzino trasferito nella newco e non ha conteggiato crediti e debiti commerciali).

L’Enterprise Value (EV) dei nuovi asset è stato fissato, come anticipato, a 120 milioni di euro su base cash free e debt free.

Angelo Mastrolia, presidente di NewPrinces, ha sottolineato il “grande orgoglio” e l’”emozione” per questa acquisizione che riporta diversi marchi iconici in Italia e si inserisce nel percorso strategico di NewPrinces che da anni punta a costruire una multinazionale italiana capace rinnovare “brand amati e profondamente radicati nell’identità del nostro Paese”. L’operazione dovrebbe essere conclusa entro la fine dell’anno.

Il razionale strategico del gruppo si nutre di diverse sinergie industriale già messe a fuoco dal gruppo acquirente. In particolare NewPrinces punta a sfruttare il centro di ricerca e sviluppo integrato per lo sviluppo di nuove formulazioni anche con l’obiettivo di ampliare l’offerta nel segmento premium e biologico. L’integrazione di formati innovativi come pouch e baby snacks dovrebbe incrementare la capacità produttiva e la flessibilità operativa dell’intero gruppo, così come nuove linee di pasta e prodotti per l’inflazione potranno ampliare la gamma dei prodotti.

Al riguardo il management di New Princes ha sottolineato che diverse produzione che entrano adesso nel gruppo vanno incontro a macrotrend strategici per l’intero mercato: si tratta di varie formulazioni e prodotti “free from”, per esempio senza glutine (BiAglut) o a basso tenore proteico (Aproten), che stanno registrando un’attenzione particolare del mercato.

In  ogni caso il management ha evidenziato che, essendo già presenti alcuni dei business acquisiti nel gruppo, non si prevedono particolari scosse operative o finanziarie dall’integrazione delle nuove attività.

Lo stabilimento di Latina impiega attualmente circa 300 persone e produce ben 1,8 miliardi di biscotti Plasmon ogni anno.

All’interno di 640 mila metri quadrati di terreno è situato un insieme di stabilimenti da ben 70 mila metri quadri.
Ogni anno nei suoi laboratori interni vengono eseguiti più di 500 test e lo stabilimento, che comprende preparazione e packaging di alimenti asciutti e liquidi, ha assorbito investimenti operativi (capex) per ben 90 milioni di euro negli ultimi 10 anni (dal 2014 al 2024).

È previsto anche un accordo di co-packaging con Heinz che permetterà di continuare a produrre a Latina per il mercato britannico di Heinz Baby Food.

Il baby food italiano potrà inoltre far leva sulla presenza di NewPrinces in oltre 60 Paesi, tra i quali Regno Unito, Germania, Paesi Bassi e Polonia. Un’attenzione particolare è stata posta sulla produzione di latte liquido e in polvere per l’infanzia a Ozzano Taro.

NewPrinces, i corsi riprendono a salire

A Piazza Affari a metà seduta il titolo NewPrinces segna un rialzo del 4,85% a 17,72 euro dopo aver registrato una certa volatilità con un massimo a 18,48 euro e un minimo a 17,18 euro.

Le azioni, dopo avere aggiornato i massimi storici lo scorso 20 maggio a 19,76 euro hanno registrato dei ritracciamenti di circa il 14% nelle sedute successive, messi ora di nuovo in forse dagli allunghi di oggi.

I corsi attuali del gruppo hanno comunque superato la volatilità di aprile collegate alle fasi più critiche della guerra commerciale Usa (in proposito il management ha precisato che NewPrinces ha sempre lavorato in una prospettiva di consolidamento europeo e quindi non prevede impatti dalle tariffe di Trump) e anche i ribassi rilevanti registrati a febbraio a seguito del collocamento accelerato (ABB) del 6,8% circa del capitale del gruppo a 12 euro per azione.

Lo scorso 24 giugno la società di Reggio Emilia ha inoltre annunciato l’acquisizione del 100% di Diageo Operations Italy (che comprende lo stabilimento produttivo di Santa Vittoria d’Alba nel cuneese) e permetterà di rafforzare il posizionamento di NewPrinces nei settori degli spirits, delle bevande a basso tenore alcolico e nei formati ready-to-drink (RTD).
Già oggi il gruppo è leader nel settore delle bevande analcoliche nel Regno Unito. Con quel deal entravano nel perimetro attività con un fatturato da 229,8 milioni, un ebitda da 20,4 milioni e un utile netto da 18,3 milioni.

Il 15 maggio scorso NewPrinces (in realtà ancora denominata Newlat Food in attesa dell’iscrizione della delibera assembleare sul cambio di denominazione presso il registro imprese di Reggo Emilia) ha pubblicato i dati consolidati del primo trimestre del 2025 che si è concluso con ricavi consolidati da ben 672,7 milioni di euro, in calo del 6% a seguito di prezzi di vendita in calo.
L’Ebitda adjusted del gruppo aveva però mostrato un balzo del 30,5% a 54,8 milioni di euro e l’ebit consolidato era addirittura cresciuto del 392% a 28,9 milioni di euro.

A fronte di un rosso da 2,3 milioni registrato nel primo quarto del 2024, NewPrinces registrava un utile netto di 13,5 milioni di euro.

L’underlying free cash flow da 45 milioni implicava una cash conversion dell’84,4% La PFN migliorava a -302 milioni di euro.