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Piazza Affari riduce il passivo nel pomeriggio grazie ai petroliferi

di Simone Ferradini pubblicato:
5 min

Mercati azionari europei sopra la parità. Wall Street in verde: subito dopo la chiusura delle borse europee S&P 500 +0,4%, NASDAQ Composite +0,0%, Dow Jones Industrial +0,4%.

A Milano il FTSE MIB ha terminato a -0,30% (performance settimanale -2,41%), il FTSE Italia All-Share a -0,25%, il FTSE Italia Mid Cap a +0,12%, il FTSE Italia STAR a +0,59%.

Piazza Affari riduce il passivo nel pomeriggio grazie ai petroliferi

I principali dati macroeconomici pubblicati in giornata

Tra i dati macroeconomici pubblicati in giornata segnaliamo che negli USA il Bureau of Economic Analysi ha comunicato che a marzo l'indice PCE (personal consumption expenditure, spesa per consumi personali, metrica privilegiata dalla Federal Reserve per l'inflazione) si è attestato a +4,2% a/a contro il +5,1% della lettura finale di febbraio (+5,3% in dicembre e gennaio) e il +4,6% del consensus. Il Core PCE (al netto di alimentari ed energia) ha fatto segnare +4,6% annuo, contro il +4,7% di gennaio e febbraio (+4,6% era stata anche la lettura relativa a dicembre) e il +4,5% del consensus.

ISM-Chicago ha comunicato che l'indice Chicago Business Barometer (indice PMI imprese manifatturiere e non dell'area di Chicago) ad aprile si è attestato a 48,6 punti dopo i 43,8 di marzo e contro i 43,6 del consensus.

L'Università del Michigan ha comunicato che la rilevazione finale dell'indice di fiducia dei consumatori USA ad aprile si è attestata a 63,5 punti dopo la preliminare a 63,5 e i 62,0 di marzo. Gli analisti si attendevano 63,5 punti.

Eurostat ha comunicato che nel primo trimestre 2023 il PIL dell'Eurozona ha fatto segnare +1,3% a/a (prima stima), in ulteriore rallentamento rispetto al +1,8% del quarto trimestre 2022 (e al +2,3% del terzo) e contro il +1,4% del consensus.

L'Istat ha comunicato che nel primo trimestre 2023 il PIL dell'Italia ha fatto segnare +1,8% a/a (prima stima) contro il +1,4% del quarto trimestre 2022 (+2,6% nel terzo) e del consensus.

Destatis ha comunicato che ad aprile in Germania l'inflazione (prima stima) si è attestato a +7,2% a/a, in rallentamento dal +7,4% di marzo e al +8,7% di febbraio e gennaio e sotto il +7,3% del consensus.

I bancari tornano a perdere quota

I bancari tornano a perdere quota dopo il recupero di ieri. L'indice FTSE Italia Banche chiude a -3,36%, l'EURO STOXX Banks a -2,1%. Banco BPM -4,16%, Banca MPS -4,22%, BPER Banca -4,03%, Intesa Sanpaolo -2,99%, Unicredit -3,75%.

Negativa anche Finecobank (-3,28% a 13,73 euro): Barclays conferma la raccomandazione equalweight e riduce il target da 18 a 16 euro. Ieri l'assemblea ha approvato l'esercizio 2022 chiuso con profitti pari a circa 422 milioni di euro (349 nel 2021) e il dividendo di 0,49 euro per azione (0,39 l'anno scorso). Nominato il cda con la conferma del presidente Marco Mangiagalli e l'a.d. Alessandro Foti.

Molto bene i petroliferi grazie al rimbalzo del greggio

Molto bene i petroliferi che approfittano del rimbalzo del greggio dai minimi visti in avvio di seduta. Il future luglio sul Brent segna 79,95 $/barile (minimo a 77,51), il future giugno sul WTI segna 76,25 $/barile (minimo a 73,94). Tenaris +2,84%, Saipem +2,93%, Saras +0,77%, d'Amico International Shipping +0,37%.

Sale anche Eni +1,96% dopo un avvio incerto in scia ai dati del primo trimestre in calo ma ben al di sopra delle attese: utile operativo adjusted a 4,64 miliardi di euro, -11% a/a ma sopra i 3,52 miliardi del consensus; utile netto adjusted a 2,91 miliardi, -11% a/a ma sopra i 2,31 del consensus. La guidance 2023 vede un miglioramento per quanto riguarda l'EBIT adjusted e il flusso di cassa (attesi ora rispettivamente a 12 a oltre 16 miliardi) assumendo uno scenario costante rispetto alle previsioni iniziali (che vengono però peggiorate su EUR/USD e prezzo gas).

Telecom debole, si profila una fronda francese su offerte NetCo

Telecom Italia -0,89% in ribasso. Secondo indiscrezioni di stampa BDL Capital Management, accreditata di una quota del 2,5% del gruppo telefonico, ha scritto al cda dichiarando di non ritenere adeguate le offerte di CDP-Macquarie e KKR per NetCo. La società di gestione di fondi francese si unisce quindi a Vivendi (primo azionista con il 23,9%) nel respingere le proposte che verranno esaminate dal board il 4 maggio.

Enel sui massimi da quasi un anno

Enel +0,55% guadagna ulteriore terreno e tocca i massimi dal 5 maggio 2022. Il proxy advisor Glass Lewis consiglia agli azionisti di votare, nell'assemblea del 10 maggio, la lista per il cda presentata da Assogestioni, ma per la presidenza di optare per Marco Mazzucchelli della lista Covalis Capital.

MFE negativa in scia al crollo di ProSiebenSat

Netto calo per MediaForEurope (la ex Mediaset) con MFE A -4,03% e MFE B -2,91% in scia al crollo di ProSiebenSat.1 Media (-17% a Francoforte), di cui è primo azionista con il 22,72%. Il gruppo tv tedesco ieri ha comunicato i risultati 2022 (ricavi in calo a 4,163 miliardi di euro da 4,495 miliardi nel 2021, utile netto adjusted a 301 milioni da 365 milioni nel 2021).

Il cda ha proposto un dividendo di 0,05 euro per azione, in pratica quasi azzerato rispetto alla cedola da 1,01 euro dell'anno scorso. Il management prevede per il 2023 ricavi in calo a 4,10 miliardi di euro +/-150 milioni ed EBITDA adjusted a 600 milioni +/-50 milioni (678 nel 2022).

Webuild incerta nonostante massicci acquisizione contratti

Incerta Webuild -0,15% nonostante l'annuncio ieri a mercato chiuso dell'aggiudicazione in consorzio (la società è capofila con il 75%, Ghella ha il 25%) di un nuovo contratto in Sicilia da 1,2 miliardi di euro di valore complessivo per il potenziamento dell’alta capacità ferroviaria sulla linea Palermo-Catania.

Da inizio anno Webuild ha acquisito 11,4 miliardi di nuovi ordini, inclusi 6,3 miliardi di progetti per cui Webuild risulta migliore offerente, "superando la guidance di €10-10,5 miliardi per l’intero 2023". "A questi si aggiungono i lavori relativi alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina e delle connesse opere ferroviarie e stradali per un valore complessivo stimato in circa €11 miliardi (di cui il 45% di pertinenza del Gruppo)".