Stellantis, chi è il nuovo amministratore delegato Antonio Filosa

La conferma è arrivata stamattina. Da giorni si inseguivano i rumors sulla nomina di Antonio Filosa, come nuovo amministratore delegato (CEO) di Stellantis.

Stellantis, l'appoggio unanime a Filosa da manager e azionisti

Il presidente esecutivo e primo azionista del gruppo John Elkann aveva promesso di trovare il sostituto di Carlos Tavares entro la fine di giugno e ha mantenuto l’impegno con il mercato.

Scegliendo un manager interno di Stellantis, che conosce il gruppo come le sue tasche e ha guidato i due mercati chiave del Nord e Sud America con incarichi operativi.

La nomina viene approvata all’unanimità dal consiglio di amministrazione che conferma a tutte le latitudini il supporto deciso al manager incaricato di traghettare il gruppo attraverso questa fase difficilissima del settore automotive.

Non a caso parole di sostegno a Filosa giungono anche dal vicepresidente Robert Peugeot e da Nicolas Duforcq, membro del cda di Stellantis e soprattutto amministratore delegato di Bpifrance, la cassaforte francese delle partecipazioni di Stato.

L’assetto proprietario di Stellantis vede la Exor di Agnelli/Elkann al 15,5% del capitale e al 23,89% dei diritti di voto. I Peugeot, tramite EPF hanno l’11,92% dei voti e BPI il 10,24% Tutti insieme fanno quindi più del 46% dei diritti di voto nell’assemblea di Stellantis, quindi il via libera dichiarato a Filosa è anche un pieno appoggio di tutta la proprietà oltreché del management.

Stellantis, le prossime tappe di breve

Con l’uscita di Tavares dal gruppo Elkann ha lavorato a stretto contatto con Filosa negli ultimi sei mesi e afferma di avere così visto l’uomo all’opera nel pieno di una sfida senza precedenti proprio in America. Peugeot lo definisce una “scelta naturale”, Duforcq ne apprezza conoscenza, esperienza e talento.

Filosa assumerà i poteri di CEO del gruppo Stellantis dal prossimo 23 giugno, quando annuncerà anche la nuova squadra di manager che pensa per la guida del gruppo.

Nei prossimi giorni sarà inoltre convocata un’assemblea per nominarlo amministratore esecutivo del gruppo, un passaggio essenziale per l’assunzione dell’incarico.

Subito giunge la reazione dei sindacati italiani alla nuova nomina. Samuele Lodi, segretario di Fiom-Cgil chiede di affrontare subito il nodo del rilancio del gruppo in Italia, passando anche dal confronto strategico con il governo.
Anche Ferdinando Uliano, segretario di FIM CISL, loda del manager la profonda conoscenza industriale del gruppo e apre a un confronto costruttivo con la società.

Stellantis, la lunga carriera di Filosa

Proprio la lunga carriera interna al gruppo Stellantis, che ne fa un veterano dell’azienda nelle sue varie geografie e dimensioni, è l’aspetto più sottolineato dagli osservatori.

Nato a Castellammare di Stabbia in provincia di Napoli nel 1973, Antonio Filosa si è laureato in ingegneria al Politecnico di Milano ed è entrato nel gruppo Fiat nel 1999, facendo carriera soprattutto con le operazioni in Sudamerica dove ha assunto via via incarichi di crescente responsabilità, dalla guida dell’impianto di Betim in Brasile alla responsabilità per gli acquisti per l’intera area dell’America Latina, dalla direzione del mercato dell’Argentina a quella dei brand Alfa Romeo e Maserati in tutto il Sudamerica.

Con la costruzione dello stabilimento di Pernanbuco, uno dei maggiori poli automobilistici dell’America Latina, Filosa ha lanciato Jeep in Brasile, facendone il secondo mercato del brand dopo gli Stati Uniti.

Filosa è stato COO, Chief Operating Officer per il Sud America ossia direttore operativo, e dal marzo del 2018 è entrato nel Group Executive Council di FCA, ossia nella tavola rotonda dei manager operativi del gruppo che corrisponde al team esecutivo di Stellantis dove dallo scorso dicembre 2024 ricopre l’incarico di COO sia per il Nord che per il Sud America.

Stellantis, le sfide di Filosa, da Trump alla Cina

Con all’attivo l’esperienza di 25 anni nel gruppo Stellantis, Filosa dovrà affrontare una fase estremamente difficile della società. Dovrà confrontarsi i dazi di Trump, che minacciano di colpire il gruppo più di altri colossi di Detroit, e dovrà affrontare la sfida dell’elettrico e della concorrenza cinese.

Dovrà gestire circa 50 impianti di produzione o assemblaggio in giro per il mondo e messi sotto pressioni da guerre commerciali ed evoluzione tecnologica e dovrà rivedere il portafoglio di ben 15 marchi che Stellantis gestisce oltre alla joint venture per i veicoli elettrici stretta con la cinese Leapmotor.

Filosa ha però già dimostrato di avere le idee chiare su molti dossier, come quando a dicembre ha richiamato alla guida di RAM Tim Kuniskis o ha rimesso alla guida delle vendite negli Stati Uniti Jeff Kommor: scelte direttive di rilievo in una fase delicatissima in cui Stellantis ha dovuto abbattere enormi magazzini di invenduto negli Stati Uniti e rilanciarsi nel suo mercato principale. Le sfide sono tantissime.

Fortemente dipendente per il mercato degli Stati Uniti dalle produzioni in Messico e in Canada (circa il 45% delle vendite USA di Stellantis è d'importazione), ancora nel primo trimestre di quest’anno il gruppo ha registrato un calo dei ricavi del 14% a 35,8 miliardi e ha sospeso la guidance per l’intero 2025, sebbene qualche timido segnale di ripresa sia giunto.

Ci sono stati già duri confronti con l'Amministrazione Trump sulla riapertura dell'impianto dell'Illinois e sulle promesse di 1.500 nuovi posti di lavoro negli States per la produzione di un pickup medio dal 2027. Il sindacato americano UAW supporta con forza le politiche commerciali di Trump e preme per un allargamento della capacità produttiva del gruppo, che però Stellantis deve mettere insieme con la redditività e il valore economico.

Tutte sfide che Antonio Filosa conosce benissimo. Ora dovrà affrontarle con la massima responsabilità operativa per tutto il gruppo Stellantis.