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Pace fiscale 2023: addio debiti fino a 1.000 euro, sconto fino a 2.500 euro

di Miriam Ferrari pubblicato:
3 min

Il Governo Meloni è al lavoro per la nuova pace fiscale 2023, che potrebbe essere in base al reddito, basata su tre pilastri fondamentali. Ecco le ultime novità sulla rottamazione quater, sul saldo e stralcio delle cartelle esattoriali e sul nuovo maxi condono in arrivo.

Pace fiscale 2023: addio debiti fino a 1.000 euro, sconto fino a 2.500 euro

La linea d’azione del nuovo Governo guidato da Giorgia Meloni è tracciata: da un lato si intende ridurre il numero di percettori del reddito di cittadinanza introducendo una sorta di limite d’età per gli individui occupabili (secondo le ultime ipotesi); dall’altro lato si intende intervenire per aiutare le famiglie in difficoltà.

In questo senso, oltre al decreto aiuti quater, potrebbe essere confermata la rottamazione quater delle cartelle, con la possibilità di vedere cancellati i debiti al di sotto di una certa soglia.

Non solo, la pace fiscale 2023 potrebbe differenziarsi in base al reddito ed essere organizzata in tre fasi.

Vediamo quali sono le ultime novità e le ipotesi sulla nuova rottamazione delle cartelle del Governo Meloni: come funziona la pace fiscale 2023, chi può festeggiare e quali debiti riguarda.

Pace fiscale 2023 in base al reddito: come funzionerà

La nuova pace fiscale ipotizzata dal Governo Meloni – secondo le ultime indiscrezioni – dovrebbe essere in base al reddito e riguarderà almeno 500 mila contribuenti in debito con il Fisco.

Dopo la rottamazione ter, il saldo e lo stralcio previsti dal precedente Governo per i debiti dal 2000 al 2010, spunta l’ipotesi di un maxi condono delle cartelle con data successiva al 2010, ma ancora da definire.

Sono allo studio tre pilastri fondamenti sui quali si baserà la nuova pace fiscale del Governo Meloni:

  • maxi condono sotto i 1.000 euro,

  • sconto dell'80% sulle cartelle fino a 2.500 euro con tetto di reddito,

  • nuova formula 5+5.

Vediamo i dettagli.

Pace fiscale, maxi condono per i debiti sotto i 1.000 euro

In primis, il Governo punta alla cancellazione dei debiti dei contribuenti al di sotto dei 1.000 euro, ovvero quei piccoli debiti che le famiglie non sono in grado di saldare.

Infatti, la riscossione dei piccoli debiti comporta maggiori spese rispetto ai vantaggi: di qui l’ipotesi di un maxi condono per i piccoli debiti – relativi a un arco temporale ancora da definire – che possa snellire e svuotare l’archivio della Riscossione.

Pace fiscale, sconto sui debiti fino a 2.500 euro con tetto reddito

In secondo luogo, è allo studio uno sconto sul pagamento dei debiti di importo non superiore a 2.500 euro: in questo caso occorre fare due distinzioni.

La pace fiscale in base al reddito riguarderà le famiglie che possiedono meno di 15.000 euro all’anno – questa è la soglia ipotizzata dal Governo – e che sono tenute al pagamento di debiti di importo non superiore a 2.500 euro. Per questi contribuenti è in arrivo un maxi sconto.

Si pagheranno soltanto una parte dei debiti, ovvero il 20%, mentre sarà totalmente cancellato l’80% dell’importo complessivo del debito.

I contribuenti che superano la soglia reddituale di 15.000 euro all’anno, invece, potranno godere di sanzioni ridotte sui debiti fino a 2.500 euro: verrà applicata l’aliquota agevolata al 5% anziché al 40%.

Pace fiscale: quali debiti saranno cancellati?

Infine, è bene capire come funziona la formula 5+5 allo studio del Governo per tutti coloro che sono in attesa di ricevere una cartella dall’Agenzia delle Entrate Riscossione.

È prevista la possibilità di versare una sanzione forfettaria al 5% in un arco temporale massimo di 5 anni, anche a rate.

I debiti che saranno oggetto di cancellazione grazie alla nuova pace fiscale riguarderanno multe e bolli non pagati, ma anche tributi locali o regionali (Imu, Ire, Irpef, Tari).