MPS, l'offerta su Mediobanca verso la prima scadenza

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
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Manca ancora l'11,5% del capitale e c'è tempo solo fino alla scadenza di lunedì. Il board di Piazzetta Cuccia conferma il suo no, ma sembra probabile la riapertura tra il 16 e il 22 settembre

MPS, l'offerta su Mediobanca verso la prima scadenza

Ultime ore ormai per la lunga offerta di Banca MPS su Mediobanca: è cominciata lo scorso 14 luglio e dovrebbe terminare lunedì prossimo, 8 settembre. Temporaneamente però, perché poi rispunteranno altri 5 giorni dal 16 settembre.

Le azioni che saranno comprate domani e lunedì stesso non potranno però essere conferite entro l'8 settembre all’offerta senese.

La soglia minima dell’offerta architettata dal CEO Luigi Lovaglio era al 35% del capitale ed è stata raggiunta, come previsto.

MPS, l'offerta è ufficialmente valida, ma l'obiettivo vero è il 50%

Le prossime ore saranno però decisive perché sul 50% più un’azione di Mediobanca si decide il successo vero della strategia di MPS che tanto ha animato la cronaca finanziaria degli ultimi mesi. Oltre quella soglia si accelera sulle DTA, dei crediti fiscali che contano per ben 2,9 miliardi di euro e in più si prevede un beneficio economico di mezzo miliardo.

Su questo il rilancio annunciato martedì (dopo la decisione del board senese di lunedì 1° settembre) è stato trasparente: l’obiettivo vero è quello, per questo siamo pronti a metterci 750 milioni di euro in più e in contanti, 90 centesimi ad azione di Mediobanca oltre alle nostre 2,533 azioni per ogni titolo già sul piatto.

Mps, mancano ancora più di 93 milioni di azioni (l'11,5% del capitale)

Ma nel comunicato di ieri sera, che annuncia il superamento della soglia minima del 35% viene anche riconfermata la scadenza del periodo di adesione l’8 settembre, poche ore in fondo.

Anche perché diciamo che contando il 20% di Delfin, il 10% di Caltagirone e il 5% circa delle casse, la soglia minima era quasi scontata, ma a ieri sera le adesioni non si erano poi scostate troppo da questa base. In realtà secondo il Corriere l'apporto era giunto dal 2% della Edizione dei Benetton, dall'1,1% dell'imprenditore Pierluigi Tortora e dal supporto di asset manager come Amundi, che da sola aveva l'1%. Quindi ci sarebbe ancora quel 5,5% delle casse tra Enasarco (2,5%), Enpam (2%) e Cassa Forense (1%) che già basterebbe a coprire quasi metà del ponte verso la maggioranza.

La verità è che il rilancio di questa settimana ha coperto lo sconto dell’offerta di scambio sui titoli, ma era dello zero-virgola sui corsi di Borsa di Mediobanca.

Anzi ai prezzi di queste ore con Mediobanca (-2,71%) a € 19,175 ed MPS a 7,251 euro (-3,1%) si può tranquillamente notare che il premio è dello 0,47%, ossia poco meno di 75 milioni di euro sui valori borsa di Mediobanca.
Sarebbe però ingiusto dimenticare che il titolo di Mediobanca ha già corso del 30% nell’ultimo anno e che sui corsi ante-offerta il rilancio ha un premio dell’11,4% circa.

Mps, il cda di Mediobanca dice no fino all'ultimo

Che il cda di Mediobanca nell’esprimere il parere regolamentare sul rilancio di MPS confermi le sue avversioni, la convinzione della non congruità dell’offerta, non stupisce. Con tenacia il board guidato dal presidente Renato Pagliaro e dal CEO Alberto Nagel conferma la propria contrarietà alla proposta senese perché “non riconosce in maniera adeguata il valore intrinseco dell’azione di Mediobanca anche alla luce della prospettiva del Piano “One Brand-One Culture” esteso al 2028 e non remunera adeguatamente il contributo che Mediobanca darebbe al valore della combined entity” e perché “anche il Nuovo Corrispettivo rispetto alla componente in denaro, continua a porre a carico degli Azionisti di Mediobanca gran parte dei rischi connessi al raggiungimento degli obiettivi strategici dell’Offerta definiti da MPS e specificamente individuati da Mediobanca nel Comunicato dell’Emittente”.

Al risultato vero però mancano ancora 93,4 milioni di titoli, l’11,48% circa del capitale di Mediobanca, c’è tempo solo fino all’8 settembre. Anzi no... sta per scattare un periodo di obbligo di acquisto tra il 16 e il 122 settembre, vedremo come mai.

Forse, come prevedono a via Solferino, le casse a breve copriranno metà di questo gap, tutte le ultime mosse che hanno fatto confermano una sintonia con i piani di MPS e dei suoi azionisti. Sembra anzi che la rinuncia alla condizione soglia consenta di aprire per altri 5 giorni dal 16 al 22 settembre l'offerta (articolo 40-bis, comma 1, lettera a), del Regolamento Emittenti): una finestra chiave che potrebbe chiudere la partita secondo i desiderata dall'ad Luigi Lovaglio.

Non è retorica dire che le prossime ore saranno decisive.