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Settore banche, il peggio è alle spalle?

di Alessandro Chini pubblicato:
2 min

Dopo l'affondo culminato sui minimi del 7 marzo il comparto bancario ha reagito. Rimbalzo tecnico o inversione dei tendenza?

Settore banche, il peggio è alle spalle?

Come si presenta il grafico del comparto banche dopo le ultime vicende?

Osservando il quadro settimane notiamo subito come in poche ottave siano stati persi 3/4 circa dei guadagni di oltre un anno, parzialmente recuperati, poi, dal rimbalzo visto nell'ultima ottava. I massimi fatti segnare lo scorso mese in area 12000 avevano fatto sconfinare in ipercomprato l'RSI a 14 settimane, circostanza che poteva mettere in preallarme circa una imminente correzione.

Difficile tuttavia immaginare quanto poi è realmente accaduto, tanto che il quesito cui dobbiamo cercare di dare una risposta ora è se davvero si tratti di una correzione del rialzo degli ultimi due anni o se invece siamo di fronte ad una vera e propria inversione di tendenza.

Diciamo allora che per il momento si sono raggiunti i confini più lontani della correzione, il limite della soglia del non ritorno, per intendersi, e che dunque il recente rimbalzo è stato utile per scongiurare il peggio.

FTSE Mib banche: siamo al sicuro dopo il rimbalzo?

Per il momento è però prematuro cantare vittoria, la strada da percorrere è ancora lunga ed irta di difficoltà. La permanenza al di sotto di 9500 infatti non lascia dormire sonni tranquilli ed il rischio di nuove ricadute è sempre dietro l'angolo.

Sul fronte supporti vanno monitorati con attenzione quelli a 7700 e più in basso a 7100, ultima chiamata per scongiurare che i prezzi puntino con forza verso gli obiettivi successivi a 5650 e poi in area 5000, bottom di marzo 2020 raggiunti in seguito all'esplosione della pandemia da covid-19.

Oltre 9500 invece il peggio potrebbe essere alle spalle e l'indice avrebbe l'opportunità per trasformare il rimbalzo visto dai bottom del 7 marzo a quota 6924, in una reazione a "V", configurazione caratterizzata da due fasi ad alta volatilità ma di senso opposto, al termine delle quali il mercato dovrebbe ritrovarsi non distante dai livelli dai quali era partito tutto il ribasso.

Nel nostro caso dunque un riavvicinamento agli 11500 punti circa di metà febbraio, obiettivo che diverrebbe concreto con il superamento della resistenza intermedia in area 10350, per il momento ancora piuttosto distante rispetto ai prezzi attuali (area 8500).

Molto dipenderà dalle sorti delle due big del paniere, ovvero Unicredit e Intesa Sanpaolo, i cui approfondimenti potete trovarli in questo recente articolo del nostro ufficio studi.